Via Nomentana e le vie consolari
La via Nomentana era un’importante via consolare romana che collegava Roma a Nomentum, città situata all’incirca dove sorge l’attuale Mentana.
La denominazione originale era via Ficulensis, perché la strada era inizialmente limitata a Ficulea, una delle antichissime città fondate dagli aborigeni ed ubicata tra le colline di Marco Simone Vecchio; il prolungamento fino a Nomentum portò al cambio di nome.
La strada aveva origine da Porta Collina, nelle mura serviane, e da lì proseguiva in direzione nord-est fino ad arrivare a Nomentum, l’antica Mentana a circa 21 km dalle mura.
Oltre Nomentum, la via proseguiva per ricongiungersi alla Salaria. Si ipotizza che la strada fosse particolarmente percorsa per la transumanza, come testimonia la presenza del simboli di Ercole, protettore delle greggi, sul Ponte Nomentano.
Come saprai, la strada è tutt’ora presente, anche se con un tracciato modificato che inizia da Porta Pia.
Via Nomentana era una strada consolare.
Le strade consolari sono le vie di comunicazione dell’Impero romano fatte costruire per volere dei consoli, sia per scopi militari che per ragioni economiche.
Le principali strade consolari in Italia sono dieci: Aurelia, Cassia, Flaminia, Salaria, Tiburtina, Casilina, Appia, Emilia, Postumia, Capua-Regium, Nomentana e Prenestina. Esse furono costruite dagli antichi romani per trasportare merci o per favorire il passaggio di carovane e soldati. Il loro tracciato con i secoli ha subito diverse modifiche, in genere prolungamenti.
Ad oggi, alcune di esse sono strade statali o regionali, mentre altre conservano il loro antico manto in pietra e non sono più utilizzate.
Le strade consolari principali, ad oggi le più conosciute, prendono il nome dal console che ne ha voluto l’edificazione o dal loro scopo.
Esse partono tutte dal Foro Romano, nei pressi del Tempio di Saturno, dove nel 20 a.C. Cesare Augusto fece erigere una colonna in marmo rivestita di bronzo dorato, il cosiddetto Miliario aureo, che rappresentava il chilometro zero.
Approfondimenti: Treccani.it