Hex Voto

L’opera Hex Voto, realizzata dal duo Emanuela Amadio e Stefano Colarelli, reinterpreta in chiave contemporanea una tradizione devozionale millenaria, che affonda le sue radici nel politeismo.
Ex voto è una locuzione latina che indica gli oggetti offerti nei luoghi di culto dai fedeli; alcuni di questi accompagnano una richiesta, altri ringraziano il Santo o la Madonna per aver esaudito una preghiera. 

Il tema degli ex voto interessa il duo artistico da anni e in particolare Emanuela, che ha approfondito l’argomento in occasione della tesi specialistica in Storia dell’arte.
Il titolo gioca con la parola hex (esagono), forma geometrica che ricorre nella pavimentazione della Chiesa dell’Immacolata di Rodello, il luogo in cui è ospitata l’installazione site specific.

L’opera è composta da due parti:

  • una serie fotografica, esposta sul pavimento della chiesa, che ritrae oggetti identificati come ex voto da alcuni soggetti intervistati
  •  una scultura interattiva stampata in 3D, collocata all’interno del confessionale, con cui il visitatore può interagire per attivare suoni e luci mediante l’esplorazione tattile. 

Il progetto fotografico

La serie fotografica, realizzata da Emanuela, è composta da 30 tasselli esagonali stampati su PCV adesivo e applicati sulla pavimentazione della chiesa, in prossimità del confessionale.

Le foto rappresentano 16 idee di ex voto, condivide da amici e conoscenti che hanno preso parte al progetto, condividendo una riflessione e un oggetto dal valore simbolico o affettivo.

Negli esagoni si alternano visioni zenitali, su fondo nero, a immagini dai contorni sfumati più evocative, che orientano lo sguardo sui dettagli.

La scultura digitale

Vetitum tangere / Noli conculcare

La scultura amplia la ricerca sviluppata con il linguaggio fotografico.
Basta sfiorare i tasselli esagonali per svelare le litofanie, illuminate dall’interno. Sono immagini che riproducono ex voto del passato, come i cuori fiammeggianti o le parti anatomiche da guarire, oggetti del presente e visioni del futuro, realizzate con l’intelligenza artificiale.

Luci, suoni, parole e sensazioni tattili vogliono stimolare la riflessione sull’esigenza di doni votivi in una società secolarizzata come quella contemporanea.

Ci ha affascinato anche l’idea che per accedere a questi contenuti fosse necessario compiere gesti che a prima vista potrebbero sembrare dissacranti: camminare sopra le immagini, entrare nel confessionale, toccare l’opera e, in parte, persino giocarci. Questi gesti possono essere considerati profanatori in quanto mettono in discussione il concetto di sacro, soprattutto nella contemporaneità in cui l’opera d’arte ha assunto una certa sacralità.

I am sitting in front of an ex voto

L’opera sonora è composta da 6 tracce audio, ognuna di 2 minuti e 51 secondi, per un totale di 17 minuti e 6 secondi. Sono stati utilizzati frammenti delle risposte audio inviate dai partecipanti al progetto fotografico. La composizione è realizzata tramite una procedura che cita l’autore Alvin Lucier.

Vuoi sapere di più sulle opere? Leggi gli approfondimenti dei due autori.

Altre risorse

L’opera

Ringraziamenti

  1. Bruno Amadio, per l’aiuto con il suo lavoro artigianale su legno e ABS
  2. Leonardo Zaccone, per lo spunto su Alvin Lucier
  3. I partecipanti che hanno condiviso un pensiero o un ex voto:
  • Nino Andreani 
  • Sara Ciprietti
  • Fiammetta Costantini 
  • Genny Di Filippo
  • Michele Di Santo
  • Antonella Iachini
  • Adele Iasimone 
  • Alessio Maydanov
  • Morena Mazzarulli
  • Sara Pedicone
  • Valentina Peracchia
  • Valeria Pierini
  • Sirio Pomante
  • Lisa Prosperi
  • Deborah Ruggieri
  • Alessandra Zancocchia