Appunti (Stefano)

L’idea progettuale

In questa partita il servizio è nelle mani di Emanuela. Mi ha proposto la sua idea di tema, quello degli ex voto, e un indirizzo formale, cioè la possibilità di lavorare sulle mattonelle esagonali.

Immagini e concetti si sono intrecciati istantaneamente, e ho già visualizzato il mio contributo a questo progetto. Il mio contributo consiste nel portare le opere di Emanuela nella terza dimensione, passando dalla bidimensionalità dell’arte fotografica alla tridimensionalità e alla multisensorialità.


Numeri e geometrie

Lavorare su un opera che formalmente si basa su un numero, un poligono regolare, apre la possibilità a innumerevoli significati aggiunti al contenuto originario. Nel corso della storia, filosofi, scienziati e artisti hanno attribuito al numero 6 numerosi significati. Significati provenienti da libri millenari, come i Veda indiani, il cinese Libro dei Mutamenti, il Libro dei morti in Egitto. E poi il lavoro di Pitagora e i pitagorici, i primi scrittori cristiani, i neoplatonici, il primo gnosticismo, la Kabbalah ebraica. L’esoterismo.

Per non parlare del significato attribuito alla sfera.

Però nessuno di questi argomenti, non me ne voglia Jung, ha mai attecchito sul mio Spirito fino a ora. Se vi interessa una spiegazione dell’opera sotto questo aspetto numerologico, googlelate pure uno degli autori e opere citate.


Nome

Soddisfatti del nome del progetto. Hex voto, gioco di parole tra ex voto, soggetto e tema dell’opera, e il termine hex. Hex in inglese è una sigla che può riferirsi all’esagono: infatti è l’abbreviazione derivante dalle prime 3 lettere della parola hexagon. C’è persino un gioco di nome hex, con pedine e caselle esagonali, ideato nel 1942!


Litofanie

Inizialmente avevo l’intenzione di creare dei bassorilievi su tasselli esagonali, delle superfici tattili complesse da esplorare con le mani. Tuttavia, osservando le fotografie che Emanuela stava realizzando, ho optato per un’altra soluzione. Utilizzare la stampa 3D per realizzare delle litofanie. Questa tecnica era anticamente realizzata su porcellana: la superficie era perfettamente liscia, ma quando retroilluminata era apprezzabile una decorazione realizzata in rilievo. Visivamente credo che valorizzi le foto. Inoltre, mi piace realizzare progetti in cui i contenuti e i significati emergono in modo inaspettato, dove da un oggetto semplice si manifesta una complessità che richiede tempo e dedizione per essere svelata.

Litofanìa, dal greco litho=pietra, e phainein=per far apparire.


Sonorizzazione

Durante la produzione dell’opera, uno dei momenti più significativi è stato ascoltare i commenti entusiasti e commossi di Emanuela riguardo agli ex voto che le venivano inviati. Ognuno dei suoi amici e conoscenti aveva dedicato cura e tempo nel motivare le scelte, offrendo a Emanuela un inatteso modo di connettersi meglio con le persone a lei legate. Ho intuito che il messaggio emotivo che desiderava trasmettere attraverso gli ex voto sarebbe stato amplificato grazie ai messaggi dei donatori. Ho suggerito a Emanuela di richiedere esplicitamente risposte audio, al fine di ottenere un ulteriore contenuto su cui lavorare.

Sono particolarmente affascinato dal lavorare su questa breve raccolta di pensieri riguardo al concetto contemporaneo di ex voto, una sorta di indagine preliminare nel campo della sociologia della religione.


I am sitting in a room

Un dono importante per l’opera l’ho ricevuto dall’amico artista e compositore Leonardo Zaccone. Mi ha suggerito di prestare orecchio alle opere di Alvin Lucier, in particolare alla geniale “I am sitting in a room”.

Nel brano del 1963, Lucier registra una breve narrazione della durata di alcuni secondi. Successivamente, la riproduce attraverso un altoparlante, e registra il suono emesso. Ripete il processo per 32 volte. A ogni passaggio successivo, lo spazio della stanza filtra e modifica il suono della voce, trasformandolo fino a renderlo irriconoscibile. Tuttavia, le iterazioni finali risultano straordinarie. La voce lascia spazio al suono dello spazio e a quello delle pareti.

L’opera mi ha subito convinto per la mia fascinazione verso il processo generativo. Ho utilizzato la Chiesa di Santa Maria a Mare per avere un ambiente in qualche modo simile al luogo in cui esporre l’opera finale, e mantenere una sorta di specificità del sito, e registrato.


Ex mancino

A pochi giorni dalla consegna ho riascoltato l’opera originaria di Lucier. Ho notato che a un certo punto le parole si bloccavano. Pensavo a un errore di codifica, poi ho compreso che Lucier era balbuziente.

Ho sorriso, ricordandomi che nella mia biografia ho scritto di essere un ex mancino. In ricordo di come, in infanzia, superstizioni e credenze hanno attecchito persino un luogo deputato al progresso e sapere, la Scuola Pubblica. Il primo anno di scuola in cui, con metodi poco ortodossi, mi hanno fatto perdere il difetto di scrivere e disegnare con la sinistra, e fatto diventare destrimane. Processo che mi ha lasciato, come cicatrice neurologica, una balbuzie. Proprio come Alvin.

Che Magnifica Casualità!


La scelta dei tasselli

I tasselli realizzati con la tecnica della litofania contengono alcune delle foto di Emanuela, alcuni ex voto provenienti dalle più disparate culture ed epoche, e alcuni cuori votivi realizzati da un’intelligenza artificiale. Il retro della sfera, inaccessibile alla vista, era destinato a ospitare versioni tattili di alcune litofanie.

Negli ultimi giorni di produzione, ho rimosso quei tasselli tattili. Sentivo che erano di troppo, che stavo iniziando a valutare di trasmettere anche il valore dell’inaccessibilità.


Barriere

Nella maggior parte dei progetti realizzati, ogni aspetto dell’opera invita il pubblico a interagire con essa. In Hex Voto, ho scelto di combinare l’accessibilità e l’inaccessibilità.

Non calpestare le opere: per accedere al confessionale, il visitatore deve profanare le fotografie di Emanuela. Che siano opere d’arte, opere pubbliche, opere sacre, siamo abituati che il gesto di calpestare è un gesto sbagliato, sacrilego. Per questo ho chiesto a Emanuela di rivedere la disposizione, che inizialmente prevedeva una sorta di corridoio.

Vietato toccare: le opere non devono essere toccate. Le opere sacre vernacolari possono essere toccate, ma è vietato toccare quelle d’arte. Nell’installazione non è prevista alcuna forma di invito al tatto. Tuttavia, è solo toccando che si può accedere al contenuto visivo e sonoro dell’installazione.

Ahimè, non ho trovato nel confessionale il velo rosso che inizialmente era installato. Questo avrebbe costituito un ulteriore livello di divieto, ma la situazione attuale va comunque bene.

A mio parere, Hex Voto, nella sua forma essenziale e fondamentale, è composto dalle fotografie di Emanuela e dal brano audio di sottofondo. Il resto rappresenta un processo di interdizione e svelamento.

Le foto nella pagina, tranne lo still da Il Signore degli Anelli e lo scatto del gioco Hex, sono opera di Emanuela Amadio.

Crediti video: 1) Timelapse stampa 3D + audio Tchaikovsky: Waltz of the Flowers. 2) Emanuela Amadio + audio tratto da Star Wars – Episode III