Esempi di contenuti prodotti in classe
Partiamo da un paio di esempi concreti.
Abbazia di San Liberatore a Majella
Il primo è il lavoro fatto con gli studenti del Liceo Galilei di Pescara, che hanno realizzato un dispositivo tattile sull’Abbazia di San Liberatore a Majella. Ecco un video per dare uno sguardo al monumento originario e al progetto stampato in 3D.
Contenuti per adulti e per bambini
Ti condividiamo una traccia audio che ha come pubblico “adulti interessati” e una seconda per “bambini“. In entrambi i casi la traccia è sull’attivatore del campanile, e le tracce che ascolterai sono state realizzate con voce sintetica, e senza effetti sonori né musiche, quindi prima della fase di post-produzione audio che vedrai nel prossimo corso.
Adulti:
Bambini:
Utilizza il questionario realizzato da Emanuela per analizzare i podcast e i pubblici, e valuta le differenze tra i due casi.
Palazzo Ducale di Pesaro
Facciamo la stessa operazione con il lavoro di studentesse e studenti del Liceo Marconi di Pesaro. Anche qui c’è una traccia per adulti e una per bambini. Questo caso è più articolato perché la traccia per i bambini prevede l’uso di personaggi e di una vera e propria storia, anziché una specie di “traduzione” come fatto nel lavoro precedente. Il soggetto è l’attivatore del cortile.
Adulti:
Bambini:
Approcci oltre lo storytelling
Nella lezione precedente, abbiamo esplorato come i temi specifici possano essere utilizzati per raccontare la storia dell’arte e il patrimonio culturale. Ad esempio leggere il patrimonio come meticciato culturale, per valorizzare gli scambi, sia stilistici che di comunità, che sono un fattore di sviluppo storico e culturale. In questa lezione esamineremo casi concreti su come raccontare il patrimonio culturale tramite la lente del meticciato, evitando un approccio nozionistico o uno storytelling troppo tecnico.
Torre costiera del Cinquecento
Prendiamo come caso studio una torre anonima cinquecentesca che sorge solitaria a ridosso delle silenziose acque dell’Adriatico, precisamente lungo la costa abruzzese. È una delle antiche torri costiere del Regno di Napoli, parte di una rete di fortificazioni progettate per respingere i frequenti attacchi dei turchi e dei saraceni che minacciavano le coste con le loro incursioni dal mare.
Esaminiamo cosa può raccontare sul tema della stratificazione. L’opera, oltre a presentare una stratificazione stilistica, mostra una stratificazione di usi, legata ai diversi momenti costruttivi delle sue varie parti.
Il basamento
Il basamento, la parte rimasta intatta dalla costruzione del XVI secolo, è la struttura su cui poggia l’intero edificio. Ad esempio, qui si possono affrontare alcuni o tutti questi elementi:
- Narrare storie di battaglie e sogni umani, in un’epoca di continua minaccia, mettendo in risalto il periodo storico in cui questo edificio era un simbolo di potere e controllo. Inizialmente rappresentava l’autorità attraverso la forza militare, ma oggi assume significati e usi diversi.
- Spiegare le tecniche costruttive utilizzate per realizzare il basamento e in generale i principi architettonici dell’epoca, in particolare in ambito militare.
- Puntualizzando che l’unica parte rimasta della costruzione originaria, raccontare la storia della rete di fortificazioni, magari citando l’ordinanza di Pietro di Toledo e la costruzione di quasi 400 torri in tutto il Meridione.
La torre e le feritoie del Novecento
Salendo, si incontra una fila di feritoie, sui piani della torre rifatti all’inizio del Novecento. Questo livello permette di:
- Raccontare l’abbandono e il degrado post-unitario
- Discutere la perdita della centralità geopolitica dell’Adriatico.
- Parlare del restauro, e dell’approccio stilistico al rifacimento, evidenziando una storia di caduta e resurrezione. Questa può essere anche l’occasione per parlare della preservazione del patrimonio culturale e del significato di questo termine.
La sommità della torre: dal militare al naturalistico
La sommità della torre, dove l’edificio culmina con la merlatura, ospita da pochi anni un museo naturalistico. Qui si può:
- Raccontare la trasformazione della torre da luogo di difesa militare a difesa degli ecosistemi.
- Esplorare il tema della preservazione della flora e fauna locale.
- Chiaramente parlare delle tecniche difensive, a partire dalla merlatura
L’edificio moderno: reinvenzione e accoglienza
Adiacente alla torre sorge un edificio moderno, adibito a museo. Questo spazio offre l’opportunità di:
- Raccontare la continua reinvenzione della torre.
- Discutere il passaggio da luogo di potere a spazio di accoglienza culturale.
- Esplorare il significato attuale del patrimonio culturale, bilanciando identità, storia e turismo, tra opportunità e criticità.
Considerazioni generali sugli attivatori
Ogni attivatore potrebbe essere narrato da uno dei protagonisti dell’epoca, dando voce a personaggi spesso dimenticati che raccontano le loro esperienze e il contesto del loro tempo, in un dialogo tra memorie collettive e identità individuali. Approccio, suoni e musica dovrebbero permettere ai fruitori di immergersi profondamente nelle stratificazioni culturali e storiche del monumento.
Considerazioni sulle stratificazioni
La torre cinquecentesca rappresenta un meticciato sicuramente stilistico, ma anche storico e sociale, un’opera viva che attraversa i secoli e si proietta nel futuro. Ogni livello della torre racconta una storia di trasformazione e riflette dinamiche di potere, cambiamenti sociali e innovazioni tecniche.