La tecnologia SLA
Come funzionano le stampanti 3D SLA?
Le stampanti 3D SLA desktop contengono un serbatoio resina con base trasparente e superficie antiaderente, che funge da substrato per la polimerizzazione della resina liquida, consentendo il delicato distacco degli strati appena formati.
Il processo di stampa inizia quando la piattaforma di stampa viene immersa in un serbatoio resina, lasciando uno spazio di altezza pari allo spessore dello strato tra la piattaforma di stampa, o l’ultimo strato completato, e il fondo del serbatoio. Un laser viene puntato in direzione di due galvanometri a specchio, che dirigono la luce verso le coordinate corrette su una serie di specchi, concentrando la luce verso l’alto attraverso il fondo del serbatoio e polimerizzando uno strato di resina.
Lo strato polimerizzato viene poi separato dal fondo del serbatoio e la piattaforma di stampa si sposta verso l’alto per lasciar scorrere al di sotto della resina fresca. Il processo si ripete fino al completamento della stampa.
La tecnologia Low Force Stereolithography (LFS) è la fase successiva della stampa 3D SLA.
Nelle stampanti 3D LFS i componenti ottici sono racchiusi all’interno di una Light Processing Unit (LPU). All’interno dell’LPU, un galvanometro posiziona il fascio laser ad alta densità sull’asse Y, lo fa passare attraverso un filtro spaziale e successivamente lo dirige verso uno specchio pieghevole e uno specchio parabolico per fornire costantemente un fascio perpendicolare al piano di stampa e assicurare stampe accurate e ripetibili.
Mentre l’LPU si muove lungo l’asse X, la parte stampata viene delicatamente staccata dal fondo flessibile del serbatoio, riducendo drasticamente le forze esercitate sulle parti durante il processo di stampa.
Risoluzione nella tecnologia 3D SLA
Nella stampa 3D ci sono tre dimensioni da considerare: le due dimensioni planari 2D (X e Y) e la dimensione verticale Z, che rende la stampa 3D.
La risoluzione Z viene definita dagli spessori degli strati che una stampante 3D è in grado di produrre. Stereolitografia ed elaborazione digitale della luce offrono entrambe alcune delle migliori risoluzioni Z (strati più sottili) di tutti i processi di stampa 3D, e gli utenti di solito possono scegliere tra una gamma di opzioni di altezza dello strato che vanno dai 25 ai 300 micron, consentendo quindi ai progettisti di trovare il giusto equilibrio tra precisione dei dettagli e velocità.
Per le stampanti 3D SLA, la risoluzione XY è una combinazione delle dimensioni del punto laser e degli incrementi con cui il fascio laser può essere controllato. Ad esempio, la stampante 3D LFS Form 3 è dotata di un laser con un punto da 85 micron, ma grazie al costante processo di scansione lineare, il laser può muoversi con incrementi più piccoli e la stampante può realizzare parti con una risoluzione XY di 25 micron.