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Maker Faire Barcellona 2019: il racconto
Il 06 e il 07 Ottobre 2019, Hi-Storia ha partecipato per la prima volta alla Maker Faire Barcellona. Dopo 3 anni di presenza alla Maker Faire di Roma, abbiamo deciso di allargare i nostri confini e confrontarci con una realtà diversa dalla nostra, alla ricerca di spunti per ulteriori idee, di feedback sui progetti avviati e di contatti per nuove collaborazioni.
L’esito è stato molto positivo e con occhi, mente e cuore abbiamo raccolto tante interessanti suggestioni che siamo molto felici di condividere con voi!
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L’evento
La Maker Faire di Barcellona si è svolta nello spazio Nau Bostik, un luogo dal sapore metropolitano, ricco di murales, spazi aperti e soffitti che ricordano un vissuto apparentemente lontano, ma che di fatto raccontano dell’industria di qualche decennio fa.
In questo luogo, i partecipanti alla fiera si sono disposti come una lunga serpentina, animata da un’unica energia: la creatività!
Stampa 3D, riciclo materiali, oggetti di design realizzati con scarti organici ed il mitico Arduino a rendere sempre più illuminante l’interazione uomo-macchina.
Da sottolineare l’attenzione al green e al cibo. Nel primo caso, mediante l’utilizzo di prodotti biodegradabili e con l’incentivo al riutilizzo della plastica; nel secondo caso proponendo menu non convenzionali con prodotti biologici e per vegetariani.
I progetti proposti parlavano alle scuole, alle associazioni, alla politica, ai beni culturali, il tutto ben tessuto in una trama che aveva un unico filo conduttore: economia circolare.
Ecomonia circolare: mito o realtà
Il Fablab di Barcellona, primo in Europa e promotore di una rete internazionale che lavora per la diffusione di idee e la condivisione di progetti e prototipi, ci ha dato la dimostrazione che un’economia circolare è possibile, se tutti lavoriamo con la stessa visione.
Un’ottica meno egoistica dei progetti personali, delle proprie competenze e delle proprie scoperte, porterebbe ad una crescita globale utile ad alimentare un sistema di autogestione delle necessità di intere città che riuscirebbero così a produrre ciò che consumano e, perchè no, a riutilizzarlo evitando sprechi.
La sensibilità dei millenials alla tutela dell’ambiente, che non è una tendenza derivata dalla popolarità delle idee di Greta Thumberg, è una risorsa che va assolutamente incentivata, insieme alla promozione del pensiero creativo come elemento chiave della produttività futura.
![Il team Hi-Storia per la prima volta al Maker Faire di Barcellona.
Una due giorni di confronto con giovani maker, alla scoperta della città del futuro!
Le parole chiave sono sostenibilità, connessione e efficienza.
A voi il nostro racconto!](https://www.hi-storia.it/wp-content/uploads/2019/10/Bambini-Curiosi-1024x683.jpg)
Eventi come il Maker Faire, manifestazione pratica dell’ideologia dei maker, rappresentano un’occasione unica per confrontarsi su questi temi e per dettare le linee guida del domani.
Noi siamo pronti a questo cambiamento di rotta e in ogni progetto Hi-storia inseriamo coordinate sempre più calibrate sulla divulgazione di progetti che mirano alla valorizzazione delle economie locali, in un mondo che sarà iperconnesso.
La connessione consente di crescere e migliorare le proprie competenze, l’azione sul territorio permette agli uomini di collaborare per la città del futuro, perfettamente sostenibile (si spera!).
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